Il trasporto a lunga distanza su scala europea deve avvenire su rotaia. La Svizzera ci insegna che è possibile. I vantaggi sono innumerevoli: dalla riduzione dell'impatto ambientale del trasporto alla diminuzione degli incidenti sulle nostre strade. Per fare ciò servono investimenti e un nuovo modo di intendere la logistica.
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Trovo tristemente spassoso che ci rendiamo conto di essere in questa situazione soltanto di fronte all'emergenza. Come se andassimo in gita in montagna senza borraccia e poi, soltanto quando siamo colti dall'arsura più estrema, ci preoccupassimo di cercare nei paraggi una fonte. Questa totale mancanza di visione, dell'assenza più totale di un'agenda politica seria e lungimirante mi preoccupa quasi, se non di più, della crisi idrica in corso. E questo perchè riguarda così tanti aspetti della nostra vita da essere oppressivamente totale: pensate alla carenza di personale sanitario, alla crisi demografica, a tutti gli aspetti del cambiamento climatico, al mercato del lavoro... E potrei continuare. Quale Italia e quale mondo vorremmo tra vent'anni?
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Non c'è Parlamento, Corte Costituzionale o Istituzione religiosa che possa arrestare questa battaglia di civiltà. Nel mio piccolo sosterrò sempre la causa della libertà: lo devo a chi ha combattuto per i diritti che abbiamo e a chi popolerà il nostro Paese, declino demografico permettendo, nei prossimi decenni. #EutanasiaLegale
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Risolvere un problema strutturale con un bonus è come applicare un cerotto su una gomma bucata: si sprecano risorse senza risolvere la questione. Ricordate quel detto popolare "Regala a un uomo un pesce e lo nutrirai per un giorno, insegnali a pescare e non avrà più fame"? Non regalateci pesci, metteteci nelle condizioni di poter pescare...
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Il conflitto sorto in Europa in questi giorni non è solamente una guerra tra Ucraina e Russia: oppone due visioni del mondo drasticamente diverse. Se ci piace vedere il mappamondo eurocentrico, c'è una chiara divisione Est-Ovest che corre dalla Penisola Scandinava al Mar Nero e divide un gruppo di Paesi in cui vige la massima libertà di espressione, i politici vengono tendenzialmente eletti liberamente, le donne sono considerate al pari degli uomini (anche se molto c’è ancora da fare…), da un altro in cui molti diritti sono tutt'altro che riconosciuti, nonostante ci siano fior di testi costituzionali. Questo è un dato di fatto.
Ora pensate se un esercito invasore premesse ai nostri confini, magari al Brennero o al Monginevro, guidato da un assassino proveniente dall’altra metà del mondo, cosa saremmo disposti a fare pur di non perdere la nostra democrazia? Badate che l’Ucraina ha conosciuto entrambi questi mondi e da 30 anni a questa parte popola la nostra metà. Secondo voi perché, ora che è messa alle strette, preferisce combattere strenuamente piuttosto che vedersi annettere a quel mondo con il quale ha condiviso quasi un millennio di storia?
“Eh ma la Russia è stata provocata…”. Non esiste provocazione di sorta che possa giustificare una violazione della sovranità di un Paese. Inoltre l’Ucraina non è un protettorato russo, dunque ha diritto alla propria autodeterminazione e quindi alla scelta delle proprie alleanze.
“La NATO non dovrebbe più esistere”. L’alleanza raccoglie naturalmente una serie di Paesi che condividono valori e principi e si sostengono in caso di aggressione. Se è vero che è nata in un’ottica anti Unione Sovietica, oggi permette una collaborazione tra forze armate dei paesi aderenti, talvolta creando un’anticamera per risolvere questioni che fino a un centinaio di anni fa sarebbero terminate in un bagno di sangue.
“Putin è un apostolo”. Ho sentito in questi giorni talmente tante di quelle stupidate su Putin da scriverci un libro. Inutile dire che la propaganda che le agenzie che fanno capo al Cremlino mettono in atto è così convincente da far apparire addirittura giustificate le azioni scellerate che quell’uomo commette. D’altronde molto è stato fatto in questo campo da un buon decennio a questa parte per indebolire le nostre democrazie tramite finanziamenti mirati a partiti estremisti o la diffusione di notizie false o opportunamente edulcorate per sabotare le elezioni.
"Quanto è bella la Russia...". Che sia bella per turismo, cultura, ospitalità etc. non è oggetto di discussione, infatti è un Paese che desidererei visitare. Tuttavia bisogna ricordare che la protesta o il semplice dissenso oggi vengono puniti con la reclusione (e chissà in quali altri modi...) e non c'è spazio per l'opposizione.
Detto ciò, mi auguro che le sanzioni imposte raggiungano lo scopo prefissato nel minor tempo possibile e che quest'assurdità finisca, anche se come al solito a pagare sono sempre coloro che meno ne possono.
Entro a gamba tesa nella discussione sui vaccini stasera e lo faccio narrandovi un fatto.
A inizio dicembre una mia parente ottantanovenne si è fratturata il femore mentre era al mercato a Pinerolo. A questa età è un evento davvero spiacevole: si rischia di rimanere invalidi a vita. Lei però è forte come un leone e con uno spirito unico (guida usando solo marce dispari perché con le pari si perde tempo…). Non vi nascondo che la stimo: ha affrontato una guerra mondiale da bambina e una vita tutt’altro che facile. Sentire i suoi racconti sui partigiani, sul bombardamento di Torino, sulla vita di una maestra di provincia appassiona. Ma torniamo a noi. L’intervento per sistemare la frattura è riuscito senza complicazioni e prima di Natale ha potuto finalmente cominciare la fisioterapia. L’ondata del Covid però a dicembre è stata travolgente. I contagiati sono aumentati a dismisura e i reparti dell’ospedale si sono saturati sempre di più. Il 27 dicembre riceviamo una chiamata dal medico che l’aveva in cura e apprendiamo così che il reparto in cui lei si trovava sarebbe stato trasformato in reparto Covid. Il suo percorso riabilitativo avrebbe dovuto protrarsi per una decina di giorni ancora, ma a causa di ciò sono seguite le dimissioni pressoché immediate.
Lei, pur vivendo da sola, è forte, ha la disponibilità morale ed economica per poter affrontare la fisioterapia a casa e dispone di qualcuno che può prendersi cura di lei con la spesa e altre incombenze. Ora immaginate una persona della sua età, forte quanto lei ma senza risorse o senza sostegno familiare, oppure un paziente con una frattura più recente della sua… Che speranza avrebbe di sopravvivere e tornare alla normalità? E non venite a dirmi che avrebbero potuto assisterla i servizi sociali o trasferirla in un ospedale a 30 km o più di distanza quando ovunque i reparti Covid rimpiazzano le degenze ordinarie e si riempiono di incoscienti per oltre i due terzi...
Vi rendete conto? Dal 20% della popolazione abbiamo quasi il 70% dei ricoverati. Come se non bastasse ci dobbiamo sorbire uno zotico Fusaro che sostiene che i vaccini non funzionano o peggio gli incalliti della libertà di scelta che neanche comprendono fino in fondo la gravità della situazione e quanto la loro stessa vita sia in pericolo. Se non si creassero situazioni come la mia e altre purtroppo ben peggiori, avrebbe un qualche senso lasciare la libertà di scelta ma di fronte a uno scenario simile, l’obbligo è l’unica tutela verso coloro cui la malattia non permette scelte.
Ieri sera presso il Teatro Sociale è avvenuto l'insediamento del nuovo Consiglio Comunale con il giuramento del Sindaco. Tra le fila dei Consiglieri di maggioranza svettano ben 5 nomi della nostra lista civica La Città Cresce. Sono tutte persone capaci e preparate che ho avuto il piacere di conoscere in questo lungo percorso che ha portato alla riconferma di Luca Salvai a Sindaco di Pinerolo. Pur risultando tra i primi esclusi dal Consiglio, sono contento per il successo che il nostro progetto civico ha avuto e ringrazio tutti coloro che ci hanno supportato e che hanno creduto nella bontà delle nostre idee!
Ieri sera è avvenuta la presentazione della Lista civica "La Città Cresce", progetto nel quale ho molto creduto e al quale mi sono dedicato nell'ultimo periodo.
Ho avuto occasione di parlare di 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢𝐥𝐢, argomento che mi sta molto a cuore e che spesso viene trascurato dalle istituzioni, giudicate troppo "vecchie" o spesso impotenti. Le istanze che ho sollevato nell'intervento vertevano sulla mobilità, sulla necessità di spazi e sull'esigenza di una comunicazione volta a includere questo ampio settore della popolazione che va dai 16 ai 30 anni e che, pur rappresentando l'avvenire, ha pochissima voce in capitolo.
𝐌𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀. Il polo studentesco pinerolese è al centro di un territorio molto più vasto e necessità di collegamenti rapidi ed efficienti per raccogliere il grande numero di studenti che ogni giorno si muove per raggiungere la nostra Città. Inoltre serve un potenziamento della linea ferroviaria verso Torino, infrastruttura necessaria per quanti decidano di iscriversi alle strutture universitarie del capoluogo.
𝐒𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨. Si sente spesso dire che i giovani hanno bisogno di spazi. Ciò è più che mai vero se si vuole costruire una comunità che vada oltre al normale rapporto scolastico. Servono luoghi dove permettere ai giovani di trovarsi per lo studio ma anche per lo svago: è praticamente emerso da tutti i progetti del bilancio partecipativo che hanno vinto... Uno skatepark, un palco dove potersi esibire e suonare, sono esempi delle richieste che oggi vengono esposte e sono tutt'altro che infattibili.
𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞. Le istituzioni devono farsi carico della comunicazione per raggiungere i giovani: è necessario. Il Comune deve utilizzare ogni social disponibile per coinvolgere tutti nelle iniziative, eventi, opportunità, bandi etc.
Per saperne di più, leggete il programma della nostra Coalizione disponibile sul sito www.lacittacresce.it
Immaginate di recarvi alle urne e di avere un tizio appollaiato sui divisori della cabina che vi dice "vota Tizio che è bravo!", non lo trovereste un pochetto fastidioso e magari inopportuno vista la segretezza del voto?
Ora immaginate una donna che si reca presso un consultorio per intraprendere un'interruzione volontaria di gravidanza, intervento legittimo e per il quale può avere le sue più disparate ragioni, ma che interiormente la porta ad affrontare le difficoltà della scelta, e che si trova all'interno di una struttura sanitaria un "volontario" la cui unica preparazione psicologica si basa sulla propria fede e sensibilità e pronto a raggiungere chiunque con la sua propaganda provita, non lo trovate una punta inopportuno?
Così come lasciamo la facoltà di scelta di frequentare i comizi che uno preferisce ma poi garantiamo una certa intimità nel momento del voto, mi aspetto che ci sia altrettanta libertà di rivolgersi al supporto o ai pareri di chi meglio si crede ma che poi nella struttura sanitaria ci si attenga alle pratiche e ai protocolli prescritti dalla medicina nel rispetto della persona e senza interferenza alcuna.
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In questi ultimi mesi ho partecipato alla creazione di questo progetto politico a sostegno della (ri)candidatura di Luca Salvai a Sindaco di Pinerolo alle elezioni che si terranno quest'autunno. Questa iniziativa mi ha permesso di incontrare cittadini e cittadine pinerolesi davvero speciali con cui è stato fin da subito un piacere lavorare. Da qualche giorno è online la pagina Facebook che potete trovare nel link in basso, ci terrei ad avere una vostra opinione in merito e se la trovate interessante anche un "mi piace".
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Oggi la scena del saluto degli impiegati di Palazzo Chigi mi ha colpito e commosso. Il Presidente uscente Conte ha saputo rappresentare con dignità questo Paese in uno dei periodi più bui della Storia contemporanea. Pur non condividendo alcune scelte politiche effettuate dal suo Governo, gli si deve riconoscere una straordinaria capacità di coesione nonchè di sintesi tra le forze della sua così variegata e confusa maggioranza. Sarebbe stato l'unica persona a cui avrei nuovamente assegnato un incarico senza indugi... Nel caso, siamo ancora in tempo a cambiare Ministro degli Esteri?
Sentivo la mancanza del teatro fino a ieri quando abbiamo assistito a uno spettacolo indecoroso in cui Renzi è stato il primo attore. Un gioco di parti direbbe qualcuno, ma senz'altro l'ennesima prova di forza a cui non volevamo assistere. Un partito di parlamentari fuoriusciti da varie formazioni politiche, che non si è sottoposto alla prova delle urne e che decide, in piena emergenza, di ritirarsi dalla maggioranza. L'irresponsabilità di questa azione avrà ricadute in termini di stabilità e credibilità e il tutto perchè il leader da operetta ha una nota tendenza a gonfiare il petto.
In genere, per superare una fase emergenziale, quello che succede in un Paese civile è l'affermazione di un Governo di unità nazionale in cui tutti cercano una parte per esprimere le loro competenze.
Paese civile, competenze e unità nazionale... Sono alti concetti mentre a noi tocca questo dramma!
Che anno difficile che ci stiamo per lasciare alle spalle... Questo stesso Natale sembra un rigurgito della poesia omonima di Ungaretti. Nel giro di pochi mesi abbiamo assistito alla privazione dei nostri affetti, alcuni dei quali perpetuamente purtroppo, e oggi partecipiamo ad un distanziamento che mina così tanto la socialità e penalizza a tal punto l'economia da far rifugiare qualcuno nell'assurdo.
Mi piace però pensare che tutto ciò passerà e che al presente nubifragio seguirà puntuale l'arcobaleno. Nell'attesa di ciò, vi porgo
Tanti carissimi auguri di buone feste!
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Lettura interessante che ancora una volta mette in luce le criticità occupazionali giovanili in Piemonte.
P.S. Ricordo alla Prof.ssa Fornero che da Caselle ormai non partono quasi più voli internazionali... Per quelli si parte da Milano.
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Parte ma purtroppo non è destinato a noi. Complimenti comunque all'Alstom di Savigliano e a coloro che partecipano a questo interessante progetto. Chissà se treni simili (e perché no a guida autonoma) li vedremo mai circolare sulle rotaie di qualche linea piemontese... Io ne avrei già in mente almeno un paio!
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Tutti abbiamo pagato per questa trasmissione scandalosa e siamo addirittura obbligati a farlo. Se almeno i proventi di questa estorsione andassero ben spesi, pur non usufruendo del servizio, sarei già soddisfatto. A tal proposito lancio una provocazione: se non sapete cosa mandare in onda, spegnete le vostre antenne, riposate i vostri neuroni e lasciate lo schermo nero... Lo apprezzerei comunque di più che certe trasmissioni dal dubbio contenuto culturale e informativo.
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Partecipiamo tutti assieme alla votazione de "I Luoghi del Cuore" del FAI e votiamo la linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza, nella speranza che le autorità non dimentichino questa infrastruttura e procedano al suo rilancio.
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Questo era facilmente prevedibile... Probabilisticamente parlando era solo questione di tempo (una settimana? Un mese?) per avere i primi contagi anche nelle nostre scuole. Mi permetto di entrare nel merito della decisione perché mi riguarda da vicino, avendo i genitori insegnanti. Ciò che si voleva trasmettere attraverso la riapertura delle scuole a settembre è chiaro: l’Italia è uno “Stato forte” che sta al fianco delle famiglie italiane. Bel messaggio ipocrita se si pensa che poi chi ne ha fatto le spese sono stati proprio gli insegnanti, gli studenti e i loro genitori, esposti al contagio con precauzioni da operetta. Specie quando, almeno per le Scuole superiori, si poteva potenziare fin da subito la Didattica a distanza risparmiando inutili polemiche su banchi, arredo scolastico e distanziamento. Quello che contesto non è però la scelta politica in sé di riapertura, bensì i modi con cui la stessa è stata attuata, ovvero in piena carenza di tamponi, con un trasporto pubblico inadeguato, con protocolli poco chiari e inefficaci, e DPCM che piovono contrastanti dall’alto. In ogni azione serve una strategia chiara con adeguate coperture e bilanciamenti: è finito il tempo delle scelte politiche avventate, non ce lo possiamo più permettere!
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Colle di Tenda à bientôt! (Si spera…)
Siccome non viaggeremo per un pezzo su quella statale, condivido con voi alcune riflessioni scaturite in seguito alla visione della galleria fotografica di questo articolo.
1) Il ruolo delle comunità locali è fondamentale per quanto riguarda la prevenzione e la manutenzione di qualsiasi territorio. Lo spopolamento in atto in alcune zone, specie montane, in Piemonte non fa che aggravare tale situazione di incuria. Come invertire la rotta? Ad esempio elaborando un’imposizione calcolata sulla base delle ricadute in servizi che il territorio riceve. Lavori/abiti in una zona più svantaggiata e lontana dai servizi? Paghi meno. Ciò invoglierebbe lo Stato a fare la sua parte e il privato ad insediarsi nelle zone a minor imposizione contribuendo attivamente al loro sviluppo.
2) La nostra rete stradale e autostradale necessita veramente di interventi urgenti e di un moderno sistema di gestione e monitoraggio. La suddivisione di competenze della rete stradale (e forse a breve autostradale?) italiana genera situazioni di imbarazzo come i cosiddetti “ponti senza proprietario”. Peraltro le risorse per la gestione e la manutenzione ci sono, soltanto che giungono ad enti che non hanno competenza e/o disponibilità per svolgere certi compiti (per approfondire vedere puntata di Report su Anas del 2016 o più recente https://www.rai.it/.../Anas-per-litalia-3a98e7a4-e902...).
3) Il cambiamento climatico che stiamo vivendo è reale e tangibile e occorre disporre di tutta la tecnologia attuale per arrestare o rallentare la sua corsa. Tutti però devono diventarne attori, da un’attenta gestione dei rifiuti, alla produzione di energia con fonti rinnovabili. Nell’ultimo periodo il mercato stesso ha fatto le sue scelte in tale direzione, portando alcuni grandi gruppi petroliferi ad investire sulle centrali eoliche offshore e su progetti rinnovabili (per approfondire vedi https://www.repubblica.it/.../la_nuova_vita_di_big_oil.../).
Abbiamo una grande occasione di riscossa con il capitale del Recovery fund che arriverà il prossimo anno: rappresenta lo shock di cui avevamo bisogno per la nostra economia ma che da soli non potevamo mettere assieme a causa del nostro gigantesco debito pubblico. Non voglio in queste poche righe togliere il successo al premier Conte per la trattativa che ha portato a termine e che probabilmente è una delle migliori contrattazioni dai tempi di Mario Monti. Tuttavia è chiaro che manca una linea politica ispiratrice che diriga la spesa di questi soldi e sappia fornire un perché accettabile ad un’opinione pubblica fatta coriacea e critica dagli errori del passato. Ciò lo si legge dagli Stati generali dell’economia, dai continui richiami a prendere decisioni in Parlamento, quasi si cercasse uno sgravio di responsabilità. Naturalmente non pretendo che una persona risolva da solo i problemi dell’Italia dalla sua fondazione, però desidererei che un uomo che sieda ora al tavolo del Governo non si lasci influenzare troppo dalla pancia del Paese (come si rischia dopotutto in contesti come questo) e sappia vedere oltre la siepe della legge di bilancio e tornare a programmare il futuro. Le riforme da mettere in cantiere devono per forza riguardare fisco e amministrazione ma anche ambiente, scuola e giustizia. Il Recovery fund potrebbe essere l’ultima occasione utile per invertire il corso degli eventi e far tornare a correre il nostro Paese oltre questo periodo di stagnazione. Nelle prossime settimane pubblicherò un paio di proposte su questi temi e sarò ben contento di ricevere osservazioni e critiche.
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Qualche tempo fa mi è capitato tra le mani un volumetto di metà Novecento il cui scopo era quello di trasmettere agli allievi dell'Arma lo spirito che deve animare un vero Carabiniere. La pacatezza (pensate che nel volume si spiegava addirittura come rispondere ai cenni di saluto dei civili...), la gentilezza, la fermezza ma anche la costanza e la flessibilità sono alcuni dei valori di cui si discute in quelle pagine. Direi l'esatto opposto di quello che questi delinquenti di Piacenza praticavano una volta imbustati nella divisa dell'Arma.
Sono stufo di sentire ogni giorno episodi di corruzione, di soprusi e favoreggiamenti di ogni genere commessi ai danni della comunità da parte di dipendenti pubblici infedeli. Credo pertanto che i reati commessi da un pubblico ufficiale dovrebbero prevedere l'aggravante del tradimento: in fondo coloro che si macchiano di tali azioni hanno completamente travisato il loro incarico pubblico e anzi, contribuiscono a ledere l'immagine delle nostre Istituzioni. Tale aggravante dovrebbe portare senza remora all'interdizione (perpetua o temporanea a seconda della gravità) dai pubblici uffici e costituirebbe la lotta più efficace alla criminalità nelle sfere della Pubblica amministrazione.
Ricordate che i danni alla comunità sono danni che si riflettono (prima o poi) su tutti noi. Pretendere giustizia per questi eventi è un dovere morale verso l'immagine del nostro Paese.
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Questo non è il Valentino che Torino si merita... Mi auguro che la presente amministrazione comunale prenda provvedimenti per rilanciare il Parco, le strutture presenti e lo sappia restituire nuovamente alla città. Le parole pronunciate finora non hanno trovato riscontro nei fatti. La cosa un po' mi preoccupa, specie in termini di sicurezza, e un po' mi spiace soprattutto per l'immagine di Torino.
Tra le proposte più urgenti che caldeggio per il Parco c'è senz'altro il dialogo con i gestori dei locali notturni e le attività sportive per favorirne il rilancio nel rispetto del decoro del luogo. Inoltre per garantire una maggior sicurezza, specie nelle ore notturne, e consentire il controllo degli accessi, proporrei di completare il recinto del parco (recinzione che peraltro è presente in qualsivoglia parco europeo...). Questo chiaramente solo per garantirne la vivibilità, in seguito occorre trovare delle soluzioni che ne permettano il rilancio, magari valorizzando maggiormente l'esistente (Orto botanico, Borgo medioevale, fontane etc.).
I fatti recentemente accaduti sul suolo americano devono far seguire una profonda riflessione sull'attuazione dei grandi principi racchiusi in ogni Costituzione. Pertanto, nel festeggiare la nostra Repubblica, non dobbiamo solo volger lo sguardo verso un passato in bianco e nero, ma dobbiamo guardare con occhio critico il presente: valori come il rispetto della persona, i diritti o le libertà fondamentali devono essere affermati in ogni circostanza, SEMPRE.
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Queste sono tragedie di cui la vita ci fa spettatori nostro malgrado. Il silenzio del ragazzo e la conseguente mancanza di confronto, il gesto efferato a difesa di un proprio caro, il ricordo di quel momento che questo ragazzo si porterà nel cuore. Poteva non succedere? E' una domanda che cade dal cielo con la leggerezza di una lacrima ma che atterrando provoca in noi un tonfo. A chi chiedere tutela in casi come questi? Chi deve aiutare e in che misura l'aiuto deve giungere a destinazione? La nostra società rimane esposta a questo genere di fenomeni e anche se esistono associazioni, numeri verdi etc. che provano a dare risposte, c'è ancora molto lavoro da fare. Fin dai primi anni di vita bisognerebbe educare alla sensibilità, all'empatia, all'attenzione. Predisporre percorsi nella scuola dell'obbligo per evitare il pericoloso isolamento di certe realtà difficili che se esacerbate producono risultati anche peggiori di quelli che leggiamo e portano al progressivo sgretolamento degli stessi valori su cui si fonda la nostra Repubblica.
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La digitalizzazione messa in atto negli ultimi anni dal settore bancario ha senza dubbio favorito coloro che sanno usufruire dei servizi online e telematici, ma ha al contempo allontanato il cliente meno tecnologico. Chiudere le filiali garantisce un risparmio per l'istituto bancario ma un disagio per l'utente più debole in termini di accessibilità.
E in un periodo come questo, assicurare a tutti i clienti l'accessibilità ai propri patrimoni è essenziale per rispondere all'emergenza in ottemperanza ai decreti emanati dal Governo. Chiudere un servizio di prossimità utilizzato da tutta la valle è un gesto irresponsabile e soprattutto ingrato verso chi da anni ha avuto fiducia in Unicredit.
Unicredit Banca se ci sei batti un colpo...
Ogni giorno sentiamo raccontare molte storie toccanti che ci fanno percepire un lato dell'Italia e dell'essere italiano che si era perso nei meandri della Storia recente. Il fango dell'indifferenza aveva incrostato il valore associato a gesti e sentimenti, ma questi sono tornati a emergere. Lo vediamo nella gratitudine nei confronti di un Paese amico come l'Albania che pur fronteggiando l'impeto del virus non si è negato e ci ha teso una mano, o nel dolore per la perdita di quel giovane ragazzo che è mancato a Londra per le negligenze del NHS britannico, oppure ancora nella tristezza e al contempo nell'umanità che un'infermiera del San Luigi di Orbassano ci ha trasmesso nella lettera in cui descrive l'ultimo saluto di una madre ai suoi quattro figli. Non smettiamo di provare sentimenti e non abbandoniamo la nostra umanità, ne avremo tutti bisogno per rilanciare il nostro Paese.
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Mantenere basso il debito pubblico ha innumerevoli pregi. Attualmente notiamo come ciò permetta a Stati meno indebitati rispetto al nostro (Germania, USA, etc.) di disporre di maggiori risorse per far fronte all'emergenza.
L'Italia ha sempre manifestato irrequietezza nel rispettare i vincoli europei finanziando manovre dalle dubbie ricadute, ora la parola passa all'esecutivo: servono risorse immediate per evitare il tracollo del sistema produttivo e commerciale. Sostenere la perdita di reddito del settore privato è necessario per allontanare lo spettro di una crisi ben più grave di quella che ci siamo lasciati alle spalle qualche anno fa.
Come sempre servono meno parole e più Draghi!
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L'immagine che questo deputato porta in aula è drammatica. Siamo uomini ed è normale commuoversi di fronte alla sofferenza ma quello che sta vivendo Bergamo in questi giorni sembra l'Apocalisse. All'incoraggiamento che voglio esprimere a questi territori, unisco una richiesta a tutte le forze politiche affinché mettano da parte le polemiche per unire le energie migliori e finalmente sconfiggere questo male insidioso.
La situazione in Piemonte per quanto riguarda l'infezione è preoccupante perchè il numero di tamponi effettuati è drasticamente inferiore a quello di altre regioni a parità di contagiati.
Si pensi che il Veneto, a fronte di circa 6000 contagi, ha effettuato più di 66000 tamponi. Il Piemonte conta 5500 casi circa ma di tamponi ne ha effettuati 15500 circa, un quarto rispetto al Veneto. In Veneto hanno cominciato prima direte voi, tuttavia nel rapporto contagiati/tamponi effettuati ci superano anche Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia e tutte le regioni del Sud Italia (di queste ultime è comprensibile perchè da loro il numero di contagiati è ancora contenuto).
Fare tamponi, in base a quanto dichiarato a più riprese dall'OMS, ci permette di comprendere davvero l'entità del contagio, la sua diffusione e soprattutto le misure da intraprendere per contenerlo. Spero che si prendano provvedimenti in merito, ampliando la capacità dei centri di analisi e la logistica ad essi connessa.
Eroi dal camice bianco.
Ogni epoca ha conosciuto delle figure che più di altre si sono distinte nell’opacità della Storia e ora fanno parte dell’immaginario collettivo. Mi riferisco ai giovani studenti risorgimentali che combatterono le guerre d’indipendenza, a cui oggi dobbiamo il nostro inno. Oppure al poeta-soldato della Prima guerra mondiale, attraverso le cui parole oggi ci immaginiamo la vita nelle trincee. Oppure ancora al partigiano, sul cui esempio si fonda la nostra libertà. E perché non citare anche gli italiani che hanno ricostruito l’Italia dopo i bombardamenti? Hanno saputo fare della necessità virtù. Per continuare in epoche più vicine, pensiamo agli imprenditori durante la crisi economica del 2008 che non si sono mai negati al rischio d’impresa anche quando le difficoltà sopraggiungevano numerose. Ma gli eroi del 2020 sono quelli che hanno dato i loro anni migliori tra le corsie di un ospedale, lavorando indefessamente nonostante i pesanti tagli ai mezzi e agli organici e che oggi rischiano la loro vita per salvare quella altrui. Mi riferisco al nostro personale sanitario. Sono il nostro tesoro di cui soltanto in questa emergenza riusciamo a percepirne il valore. Siamo stati talmente impegnati a discutere di costi, di organizzazione, di apparecchiature, di tempi di attesa etc. da non renderci conto del sistema complessivo alle spalle. Un po’ come fermarsi davanti alla Gioconda e contestarne le dimensioni o la cornice. Con questo messaggio rivolgo a tutti coloro che sono attualmente impegnati a fronteggiare l’emergenza il mio ringraziamento e il mio incoraggiamento: sentitevi gli eroi degli anni ’30! Ce la faremo perché so che voi ce la farete!
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Comportamento grave e inaccettabile da parte di un Paese membro dell'Unione europea. Chi specula sugli aiuti e sul materiale sanitario in stato di pandemia è un irresponsabile, sia esso uno Stato o un privato. Le istituzioni europee non lascino impuniti questi gesti di ostilità, utilizzando sanzioni e negando l'accesso ai fondi europei. Se non vengono presi provvedimenti, si mette a rischio la stessa credibilità dell'Unione.
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Vi consiglio di leggere questo articolo. Sono d'accordo con Porro quando afferma che l'attuale governo non si sia fatto scrupoli nel sospendere alcune nostre libertà fondamentali ma che abbia desistito a lottare contro la burocrazia che ostacola il movimento delle unità di crisi nel reperire materiale sanitario e nell'approntare le strutture per far fronte al numero crescente di malati. Ha ragione perché l'Italia è una delle poche nazioni che spreca risorse in comitati, coordinamenti, assemblee, salvataggi di Stato rocamboleschi ma vuole risparmiare all'osso quando si tratta di comprare uno strumento salvavita come i famosi respiratori o fornire gli adeguati DPI al personale sanitario. Il nostro è un problema di priorità...
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Dopo la querelle con l'emittente televisivo Canal+, riguardo a un video che dipingeva, seppur ironicamente, l'Italia come un paese di untori, questa è la miglior risposta che mi sia capitata tra le mani negli ultimi giorni. La nostra identità e il nostro futuro dipendono da questi valori e questi numeri. Buona visione
In queste ore abbiamo appreso del grande focolaio di Coronavirus scoppiato nel Nord Italia. Tutte quelle persone con maschere e volti impauriti ci dimostrano che non eravamo pronti ad affrontare una simile emergenza. La popolazione civile non viene coinvolta nei programmi di prevenzione e protezione e viene lasciata in balìa di notiziari clickbait. E a tal proposito mi aspetterei una trasmissione a reti unificate in cui vengano illustrate da profili competenti le misure intraprese per fronteggiare l'emergenza e soprattutto i rischi e le precauzioni individuali da adottare.
Più in generale la cittadinanza dovrebbe essere edotta sulle procedure da mettere in atto in caso di epidemie, terremoti, alluvioni o altri eventi che possano turbare la vita civile, fornendo indicazioni su oggetti indispensabili in caso di evacuazione, punti di ritrovo nelle città, manovre di primo soccorso etc. lasciando ai vademecum il solo compito di ricordare...
Un ultimo pensiero lo dedico ai medici e a tutto il personale sanitario che invece si trovano in prima linea in questa fase concitata di contagi e che rischiano, nel curare la vita altrui, di mettere in pericolo la propria. Siate forti, siamo tutti con voi!
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Fatti come questi ci mettono sempre nel ridicolo... Milioni di euro spesi per il raddoppio del tunnel e più di dieci anni per avere un lavoro completato al 23%. Sapete che il tunnel ottocentesco è stato terminato in 9 anni? In pratica quello che abbiamo recuperato in tecnologia lo perdiamo in burocrazia...